Daltonismo e bambini: come affrontare l'alterazione dei colori!

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Data di pubblicazione 16/12/2020
Categoria: NotizieMamma e Bambino
Il daltonismo è un difetto della vista che provoca un'alterazione della visione dei colori. Si tratta di uno sviluppo alterato delle cellule dell'occhio che reagiscono agli stimoli luminosi, causato dal cromosoma "X". Il daltonismo è molto diffuso, in particolare nella popolazione maschile e non ha solo cause genetiche, bensì può derivare anche da traumi o intossicazioni che danneggiano la retina o il nervo ottico.

Quando si scopre se un bambino è daltonico?


Il difetto visivo viene sospettato in primis dai genitori, poichè fin dai primi anni di vita quando il bambino gioca e gli si chiede qualche oggetto di un determinato colore lui potrebbe afferrarne uno diverso.
Quando il bambino va all' asilo, le maestre saranno sicuramente attente e si accorgeranno con qualche gioco o disegno l'eventuale difetto della vista, qualora ci fosse.
Tuttavia, da 0 a 5 anni il bambino potrebbe risultare poco collaborativo e percepire le vostre richieste di colori come un "gioco", per questo l'ideale sarebbe effettuare una visita oculistica per confermare e caratterizzare il deficit della visione cromatica di cui soffre.
In prima elementare, quando il bambino sarà cresciuto e maturato, sarà quasi impossibile non accorgersi del daltonismo e della forma in cui si manifesta (come i colori vengono alterati).

Quali colori vengono percepiti in maniera diversa?


Ci sono diverse forme di daltonismo, più o meno "gravi": la più comune è la scarsa capacità di riconoscere rosso, verde e blu. In generale il verde è il colore meno percepito, di conseguenza anche tutte le tonalità di colori saranno percepite in maniera diversa.

"Ho avuto la certezza che mio figlio fosse daltonico quando in prima elemetare, colorando la sua faccia di grigio in un disegno, mi disse che il colore era rosa!"




Come comportarsi con il bambino?



A seguito della diagnosi, il bambino avrà problemi più o meno grandi da affrontare giornalmente, non solo nel suo percorso scolastico. Il compito del genitore è quello di aiutare il bambino senza fargli pesare la sua condizione, non deve sentirsi diverso o insicuro, in questo hanno un ruolo fondamentale anche le maestre.
Personalmente cerco di non chiedere più i colori a mio figlio, sono io a darglieli quando deve colorare e gli dico che colore è, in questo modo non lo metto mai nella condizione di sbagliare e io non devo correggerlo.
Il daltonismo non si "allena", perciò sottoporlo a domande sui colori non migliora la sua situazione ma potrebbe farlo sentire solo più "sbagliato" o insicuro di se stesso.
Mettere il bambino al corrente della sua "grande capacità" di vedere i colori diversi da tutti è però fondamentale, deve essere consapevole e sentirsi appoggiato in tutto ciò che fa.

"Che bello mamma, quindi io vedo l'arcobaleno diverso da tutti?"



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