Insaccati: come farli e stagionarli in casa

Difficoltà Difficile
Ogni regione italiana ha la sua tradizione riguardo gli insaccati, ne esistono di moltissimi tipi, ma prepararli in casa non è semplice, perchè richiedono attrezzature e spazi particolari. Avere però le informazioni necessarie su come si fanno, con quali modalità e ingredienti, può non solo essere stimolo a cimentarvi nell’impresa qualora possiate attrezzarvi in modo corretto, ma soprattutto vi sarà utile per scegliere prodotti di qualità.

GLI INSACCATI

Gli insaccati sono fatti con la carne di maiale, condita e macinata. La carne viene insaccata in un budello mediante l’utilizzo di un’ insaccatrice, che ha la funzione di pressarla eliminando l’aria all’interno del budello. Sono classificati come insaccati: salami di diverse lunghezze e dimensioni, salsicce, cotechini e testa. Queste preparazioni possono essere consumate fresche o cotte: alla griglia o in umido (come per esempio le salsicce) o bollite (cotechino). In alternativa, tutti gli insaccati tranne la testa possono essere fatti stagionare.

SALAME

Per la preparazione del salame si utilizza carne fresca di maiale scelta, tipo il lombo o la coscia, e meno infiltrata di grasso. A questa carne va aggiunto il 15 % di pancetta mista (grassa e magra), si taglia tutto a pezzetti e si condisce con il sale (25 g per 1 kg di carne) e pepe macinato (3 g per 1 kg di carne). I pezzi di carne vanno poi macinati con il tritacarne, alternando i tagli magri di coscia o lombo alla pancetta. Si stende quindi tutto l’impasto su un tavolo e lo si strofina energicamente con il palmo della mano per compattare il tutto.

Si aggiungono i lardelli, cioè piccoli cubetti di grasso provenienti dalla pancetta, e qualche grano di pepe intero, si insacca nel budello con l’apposita macchina insaccatrice e si pressa bene, legando con uno spago le due estremità. Con un “forasalame”, un attrezzo simile a una spazzola ma con dei piccoli spilli, vengono fatti dei forellini nel budello, per permettere lo scolo dell’acqua.

SALSICCIA

La salsiccia, a differenza del salame, è di dimensioni molto più piccole (circa 1/5).Nella sua preparazione non sono previsti i lardelli, e nemmeno il pepe in grani. Per farla si usano carne di spalla, capocollo e pancetta (30 % sul totale della carne), per il resto il procedimento è lo stesso del salame, comprese le dosi di sale e pepe nell’impasto.

TESTA

La testa si ottiene mettendo a bollire le ossa e la carne che non è stata utilizzata per fare insaccati e salumi. Si cuoce tutto insieme in un calderone per qualche ora, fino a quando la carne si staccherà facilmente dalle ossa. Bisogna quindi spolparle bene con un coltello fine e appuntito. La carne si condisce poi con sale (23 g per 1 kg di carne), pepe nero macinato (3 g per 1 kg di carne), chiodi di garofano, cannella, noce moscata macinata, scorza di arancia, scorza di limone, foglie di alloro e poco pepe nero in grani.

Si amalgamano tutti gli ingredienti, che vengono poi insaccati nell’apposito budello per la testa, pressando bene per eliminare l’aria e chiudendo le estremità con lo spago. A differenza degli altri insaccati, la testa va consumata fresca e non può essere stagionata.

COTECHINO

per fare un buon cotechino è bene utilizzare alcuni muscoletti di maiale provenienti dagli stinchi anteriori o posteriori e altri dalle spalle. Come grasso, l’ideale è impiegare il guanciale fresco, che ha la caratteristica di avere un buon equilibrio tra grasso e magro. Su un totale di 5 kg di carne per cotechino ci devono essere: 3,5 kg di magro, 500 g di pancetta/guanciale e 1 kg di cotenna. La rotella (la pelle del maiale) ideale è quella della schiena. Si condisce con una miscela di spezie a base di chiodi di garofano, cannella, noce moscata, sale (23 g per 1 kg di carne) e pepe macinato (3 g per 1 kg di carne). Metà del condimento va sulla cotica e l’altra metà nella carne: si macina prima la cotica e poi il resto, si amalgama bene e poi si insacca con le stesse modalità del salame e della salsiccia.

LA STAGIONATURA

Per la prima settimana di stagionatura degli insaccati è consigliato un clima molto umido e privo di correnti d’aria, con una temperatura di circa 15-18 °C, così che il budello si asciughi all’esterno e venga impedita la fuoriuscita dell’umidità. Dalla seconda settimana in poi va abbassato costantemente il grado di umidità, facendo entrare leggerissime correnti d’aria (per esempio aprendo progressivamente una finestra) che andranno a intensificarsi alla fine della stagionatura. Il periodo ideale per la stagionatura “naturale”, cioè non in celle apposite, è quello invernale, da novembre a marzo, poiché le temperature estive sono troppo alte per mantenere i salumi.

Tempo di stagionatura dei salami e dei cotechini: 90-120 giorni.

Tempo di stagionatura delle salsicce: 60-90 giorni.

Testo tratto dal mio libro di cucina CARNE, SALUMI E TERRINE pubblicato in edicola per la collana “Fatto in casa” il 09/12/2017.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *
Campi obbligatori

Commenti degli utenti

ivan ma il burro ed il latte, quando vengono incorporati?
La Penisola del GustoCiao Ivan!! Grazie per la tua segnalazione, ora ho corretto il testo, comunque per sicurezza all'inizio della pagina trovi la video ricetta, così puoi seguire facilmente tutto il procedimento, buon pomeriggio!

Libri di cucina scritti e fotografati da me