La
pagnotta all'uvetta è un dolce
tipico romagnolo che si prepara il
venerdì di Pasqua e che viene conservato fino alla
domenica di Pasqua per gustarlo nei
festeggiamenti in famiglia. Si tratta di un
dolce lievitato morbido e
soffice, con l'uvetta all'interno e la
pagnotta originale romagnola ha anche l'anice nell'impasto. Buonissima servita con
marmellata,
crema pasticcera o
crema al mascarpone come la
colomba, scaldate leggermente la
pagnotta in forno prima di servirla, è ancora più buona.
La mia storia della pagnotta pasquale
Sono cresciuta con la tradizione romagnola di
preparare la pagnotta il venerdì santo. Per me sono ricordi indelebili quelli in cui vedevo mia nonna impastare a mano 3 kg di pagnotta, la regalava a tutti i vicini di casa e ai parenti. Una volta mi ha spiegato che la sua mamma (la mia bis nonna), diceva che la pagnotta era il
simbolo del lento percorso verso la resurrezione e quindi si iniziava la pagnotta il venerdì santo, aggiungevano farina e latte ogni giorno e il terzo giorno (la
domenica di Pasqua), si cuoceva. Visto che gran parte dei
dolci tipici pasquali in tutta Italia sono lievitati e di
origini antiche, mi sono sempre chiesta se un tempo erano prodotti con la stessa mentalità "dell' attesa" con cui mia nonna preparava la sua pagnotta. Ora la pagnotta ha un procedimento molto più breve, anche perchè una volta prendevano il lievito madre dai fornai mentre ora, con il lievito di birra, si velocizza la lievitazione.
Preparazione
In una ciotola preparate il lievitino: sciogliete il lievito di birra nell'acqua e aggiungete la farina.
Mescolate bene il composto e riponete la ciotola in forno spento con la luce accesa (28°C) fino al raddoppio di volume, circa 60 minuti.
In una ciotola a parte mettete l'acqua calda e l'uvetta per farla reidratare e ammorbidire.
Trasferite il lievitino nella planetaria con il gancio, aggiungete l'acqua, metà della farina e lo zucchero, azionate la planetaria.
Aggiungete un uovo e fatelo incorporare all'impasto, poi aggiungete la restante farina.
Aspettate almeno 30 secondi prima di aggiungere l'ingrediente successivo, unite l'uovo intero e il tuorlo.
Aggiungete gradualmente anche i 70 g burro e lasciatelo assorbire dall'impasto, in più riprese avrà il tempo di incorporarsi.
Strizzate l'uvetta e asciugatela con un panno assorbente da cucina o un canovaccio.
Aggiungetela all'impasto e continuate a lavorarlo fino a quando si sarà ben distribuita.
Togliete l'impasto dalla planetaria e mettetelo su una spianatoia infarinata, allungate l'impasto con le mani e chiudetelo in tre parti, poi ripetete l'operazione altre due volte.
Queste facili
pieghe faranno diventare l'impasto più elastico e rafforzano la maglia glutinica.
Dividete l'impasto in due parti, ciascuna sarà del peso di 550 g circa, togliete la farina dalla spianatoia e con i 30 g di burro che vi sono avanzati dall'impasto ungetevi le mani e la spianatoia.
Spostate con le mani ogni pagnotta facendola strisciare sulla spianatoia fino a quando diventa perfettamente tonda.
Mettete le pagnotte a lievitare su una placca rettangolare rivestita con carta da forno oppure nei pirottini di cartone (quelli da panettone), in forno spento con luce accesa per 3 ore circa, devono raddoppiare di volume.
Preriscaldate il forno a 200°C in modalità statica.
Quando sono ben lievitate se avete una lametta potete applicare un taglio a croce in superficie e mettere poco burro al centro della croce, questo passaggio è facoltativo.
Infornate le pagnotte a forno caldo e fatele cuocere per 20 minuti, se sono già dorate in superficie mettete un foglio di carta alluminio e proseguite la cottura per altri 15 minuti.
Sfornate le pagnotte e trasferitele subito su una spianatoia in legno fino a quando saranno completamente fredde.
Conservatele in un sacchetto di plastica tipo quelli da congelatore perchè rimangano morbide, si conserva per 4-5 giorni.