La
piadina romagnola (più comunemente chiamata
piada in Romagna) nasce come un “
pane” condito
senza lievito delle campagne,
economico, povero di ingredienti ma
ricco di sapore. Oggi questo alimento è il
simbolo di Romagna (e dell’Italia nel mondo). In base alle zone e alle preferenze di famiglia può variare la ricetta e lo spessore:
indicativamente la piadina riminese è più sottile mentre quella della bassa Romagna è più spessa. La
piadina originale si prepara con lo
strutto perchè un tempo era il
condimento principale ed economico ricavato dalla
lavorazione del maiale. Al giorno d’oggi l’uso di questo ingrediente in cucina è molto meno diffuso, per questo la piadina viene spesso preparata con l’
olio, che è un
grasso più salutare. Vedremo entrambe le versioni, così sarete liberi di scegliere quella che preferite.
La
Romagna è da sempre la mia terra, sono nata e cresciuta qui, luogo in cui la piadina si mangia più volte a settimana anche come
piatto principale. Infatti, oltre a
poterla farcire con tutto (affettati, formaggi, verdure di ogni tipo..), con la piadina si possono preparare i
cascioni ( detti
cassoni o
crescioni) che sono un
piatto unico a tutti gli effetti. Potete preparare la piadina al posto del pane, per i buffet servendola a spicchi o come
piatto unico per un
pranzo al sacco. I
bambini adorano la piadina, con
pochi ingredienti e in una manciata di minuti potete prepararla in casa molto più buona di quella comprata. Con questa
ricetta infallibile e qualche trucchetto insegnatomi dall’esperienza otterrete una
piadina saporita e morbida anche i giorni dopo.
Ingredienti
- 500 g di farina “0”
- 225 g di acqua
- 60 g di strutto di maiale (o 60 ml di olio di semi)
- 10 g di sale fino
Note per gli ingredienti
Potete usare qualsiasi farina che avete in dispensa, per un sapore più rustico e autentico vi consiglio di provare le
farine più grezze come la tipo 2 o quelle macinate a pietra. – per la
piadina all’olio (
vegana) il migliore da utilizzare è quello di semi, in alternativa potete usare un olio di oliva dal sapore delicato, l’extra vergine da un sapore troppo marcato. – la
quantità di sale è variabile secondo i vostri gusti e a come mangerete la piadina, se è un contorno oppure il piatto principale (ad esempio se fate i
cascioni).
Per la cottura
Per fare una buona piadina romagnola serve una cottura uniforme e non aggressiva, perciò scaldate bene la teglia a fuoco vivace e poi abbassate di poco il fuoco. Se si cuoce a fuoco troppo basso rimane più secca, a fuoco troppo alto si brucia, quindi regolatevi con il fuoco medio e monitorate sempre la cottura girandola spesso.
Preparazione
Mettete l’acqua in un pentolino sul fuoco, aggiungete lo strutto e il sale.
Quando lo strutto si è sciolto completamente togliete il pentolino dal fuoco.
Mettete la farina in una ciotola o a fontana sulla spianatoia, versate poco alla volta il contenuto del pentolino e impastate energicamente.
Per la versione con l’olio: Non scaldate l’acqua sul fuoco ma versate tutti gli altri ingredienti al centro della fontana di farina e impastate.
Impastate energicamente con le mani fino ad ottenere un impasto omogeneo e liscio.
Mettete l’impasto a riposare a temperatura ambiente (in inverno) o in frigo (in estate) per almeno 30 minuti.
Preriscaldate sul fornello una teglia tonda liscia.
Formate delle palline da 160 g l’una circa e stendetele con il matterello, non vi servirà farina per stenderle.
Lo spessore delle piadine va a gusti, provate spessori diversi e decidete qual è di vostro gradimento.
Prendete un pezzo d’impasto e passatelo su tutta la superficie della teglia, facendo questo la prima piadina che cuocerete non verrà secca.
Cuocete una piadina alla volta sulla teglia liscia tonda preriscaldata sul fornello.
Giratele spesso e bucatele quando si gonfiano d’aria per farla fuoriuscire, sono pronte quando da entrambe le parti si colorano.
Trasferite le piadine in canovaccio pulito una sull’altra coperte per mantenerle calde e morbide fino a quando le servirete.
Conservazione
Il fatto che non contiene lievito è molto utile per la conservazione, si può conservare precotta o cruda (già stesa) in congelatore divisa con fogli di carta da forno e cuocerla all’occorrenza direttamente sulla piastra.
Se invece vi avanzano delle piadine dalla cena mettetele in un sacchetto di plastica per farle rimanere morbide anche il giorno dopo, nel sacchetto di carta tendono ad indurire.
Come mangiare la piadina
Potete farcirla con:
affettati (salame, prosciutto crudo, pancetta stagionata,
prosciutto cotto..),
formaggi,
verdure gratinate ,grigliate o bollite, mozzarella, carne (
salsicce, hamburger..), pesce (sardoncini). Si presta ad essere farcita anche con la
Nutella (o altra
crema di nocciole), un connubio dolce – salato paradisiaco.
"La piadina tradizionale romagnola fatta in casa con le vostre mani!"